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37th America’s Cup, il catamarano foiling HSV di Luna Rossa

È un gioiello tecnologico: sceso in mare il catamarano superveloce a idrogeno che supporterà il team di Luna Rossa Prada Pirelli alla prossima America’s Cup. È stato realizzato con VPLP, Persico Marine, HPE Group e Genevos

Tra le novità che caratterizzano la 37esima America’s Cup, una riguarda i support vessel che seguono gli AC75 all’interno dell’area della gara che, per questa edizione, sono i catamarani foiling HSV, Hydrogen Support Vessel, alimentati a idrogeno . Luna Rossa Prada Pirelli potendo scegliere se acquistare un’imbarcazione “chiavi in mano” da Emirates Team New Zealand o disegnare e costruire in-house la propria, ha puntato sulla seconda opzione, per mantenere il controllo sull’intero processo e acquisire, contemporaneamente, nuove competenze in un settore chiave per il futuro della mobilità.

Un catamarano a idrogeno che va oltre i 5o nodi

“ Quella dell’HSV è stata una sfida importante e complessa per il team ”, ha detto Umberto De Luca , responsabile dei progetti speciali di Luna Rossa Prada Pirelli . “ La propulsione a idrogeno per uso civile, infatti, è un campo ancora in fase di esplorazione e il know how da cui potere attingere è molto esiguo. Per questo siamo orgogliosi di avere realizzato e sviluppato una barca incredibile, avanzata sotto ogni profilo e, soprattutto, dotata di una motorizzazione così innovativa. Il catamarano a idrogeno ha richiesto un grande impegno da parte di tutto il team e sarà un importante punto di riferimento per progetti futuri ”.

Concepito dal design team di Luna Rossa Prada Pirelli in collaborazione con lo studio francese VPLP per l’architettura navale , propone lo stile iconico che da sempre caratterizza gli scafi del challenger italiano. Costruito presso Persico Marine con la stessa tecnologia all’avanguardia e la medesima livrea metallica dell’AC75, il catamarano in carbonio HSV si avvale anche dell’expertise di HPE Group , per le   batterie, e di Genevos per le fuel cell.

La barca è equipaggiata con due batterie custom da 40 kWh, caricate da due fuel cell da 80 kW.

Catamarani foiling HSV, i parametri minimi da rispettare

• Lunghezza (LOA): minimo 10 m • Velocità di crociera: 30 nodi • Velocità massima: + 50 nodi • Autonomia: 75 miglia nautiche a una velocità media di 25 nodi • Persone di equipaggio a bordo: 6 più 250 kg di carico extra • Velocità minima di volo: 24 nodi

(37th America’s Cup, il catamarano foiling HSV di Luna Rossa – Barchemagazine.com – Agosto 2024)

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Coppa America: strategie, tradizioni e scafi tech, come cambia la vela

Dal 12 al 20 ottobre, la trentasettesima edizione dell’America’s Cup nelle acque spagnole di Barcellona, dove il defender Emirates Team New Zealand sfiderà il vincitore della Louis Vuitton Cup, che è iniziata questa settimana nelle stesse acque con le regate preliminari

Azzurra, Il Moro di Venezia e Luna Rossa rappresentano gli ultimi 41 anni della vela italiana nella più antica competizione internazionale arrivata sino a noi, per la conquista del trofeo più famoso di questo sport: l’America’s Cup. Competizione che disputerà quest’anno, dal 12 al 20 ottobre, la trentasettesima edizione nelle acque spagnole di Barcellona, dove il defender Emirates Team New Zealand sfiderà il vincitore della Louis Vuitton Cup, che è iniziata questa settimana nelle stesse acque con le regate preliminari, al meglio delle 13.

Louis Vuitton Cup che, cambiando nome a seconda dello sponsor, è arrivata al quindicesimo appuntamento e nella quale si sfideranno cinque equipaggi per designare il challenger che incontrerà i neozelandesi: American Magic, Ineos Team UK, Luna Rossa, Alinghi, Orient Express Racing Team e, per questa edizione, anche l’Emirates Team New Zealand fuori classifica.

Si disputerà un doppio round robin – girone all’italiana –, dove ogni squadra affronterà le altre cinque per due volte. Le prime quattro classificate si qualificheranno alle semifinali, la prima classificata potrà decidere chi affrontare.

Le semifinali saranno al meglio delle 9 regate, la finale sarà, invece, al meglio delle 13. Il team vincitore della competizione acquisirà il diritto di sfidare Emirates Team New Zealand per l’assegnazione dell’America’s Cup 2024.

Louis Vuitton Cup che Il Moro di Venezia e Luna Rossa hanno vinto rispettivamente nel 1992 e nel 2000, perdendo la seconda due volte contro i neozelandesi nel 2007 e nel 2010, ma non riuscendo mai a vincere il trofeo più ambito. Luna Rossa Prada Pirelli Team ha poi vinto la Prada Cup 2021, perdendo per la seconda volta l’America’s Cup contro i neozelandesi, attuali campioni in carica.

L’edizione della svolta

Mari, venti e, soprattutto, scafi via via diversi che raccontano meglio di ogni altra cosa la storia e l’evoluzione di questo sport. Basta guardare le immagini di Azzurra del 1983 e quelle di Luna Rossa oggi per comprendere quanto studio matematico ispirandosi alla tecnologia aeronautica sia stato impiegato e impegnato per realizzare le imbarcazioni, i catamarani, che si contendono lo storico trofeo, lì dove i regolamenti e il loro rispetto determinano i confini entro i quali operare e costruire, ognuno con strategie e filosofie diverse.

L’edizione del 1983, quella in cui Azzurra portò per la prima volta la bandiera italiana in questa competizione, è considerata anche quella che di fatto ne ha cambiato la storia: bastò, infatti, un’invenzione per mostrare al mondo la lentezza dei 12 metri, con Australia II che si presentò con una chiglia con le alette, riuscendo così a battere Liberty nelle acque di Newport per 4-3. L’equipaggio italiano si batté bene con una barca lunga 19,98 metri e larga 3,81, costruita in lega di alluminio e con la chiglia di piombo, capace di navigare sotto i 10 nodi di bolina; dove erano ancora gli uomini a fare la differenza nel Match Race, la regata a due che da sempre caratterizza l’America’s Cup.

E quattro anni dopo furono le onde del Pacifico a mandare in pensione i classici 12 metri S.I. (che sta per stazza internazionale), inaugurando l’era degli scafi in fibra di vetro, più leggeri e manovrieri, facendo intuire il futuro della competizione.

Si passò, poi, agli IACC – International America’s Cup Class –, tipo d’imbarcazioni a vela specifiche per la competizione: un monoscafo monoalbero con lunghezza di circa 25 metri, con limiti di tolleranza compresi tra 23 e 25,5.

La regola di stazza IACC ammetteva un range di spostamento variabile da 16mila a 25mila kg con imbarcazione a vuoto. Quando si considera l’assetto in navigazione, con il carico di 16 persone di equipaggio e il rappresentante dell’armatore, vele e accessori, il dislocamento complessivo permesso dal regolamento era di 27.500 kg, con la zavorra che ne costituiva circa il 70 per cento.

In bolina – cavo che serve a tirare verso prora il lato verticale sopravvento delle vele quadre perché stringano il vento il meglio possibile – la superficie velica è di circa 340 metri quadrati, che può salire a 680 in andatura di poppa considerando la randa e lo spinnaker o il gennaker. Prestazioni ottimali di uno scafo ACC sono ottenute con vento reale compreso tra gli 8 e i 20 nodi.

Ed è con questo tipo di imbarcazione che Il Moro di Venezia e Luna Rossa hanno dato il meglio di sé.

Sempre più veloci

Nel 1992 i primi IACC si rivelarono ben più veloci e spettacolari: non a caso iniziarono le dirette televisive delle regate. Il Moro di Venezia di Raul Gardini era lungo 22,90 metri e largo 5,50 per un dislocamento di 24,5 tonnellate, il quale grazie alla costruzione in materiale composito e all’enorme superficie velica toccava velocità a doppia cifra.

Dal marcamento totale dell’avversario si passava in qualche occasione a una regata basata sulla velocità. Per la prima volta l’Italia vinse la Louis Vuitton Cup e si presentò alla sfida finale contro gli americani, perdendola. Toccò poi a Luna Rossa, armata da Patrizio Bertelli, patron di Prada. Nel 2000 vince subito la Louis Vuitton Cup con un’evoluzione della formula IACC, con lievi incrementi nella “potenza” delle barche.

Si ripresenterà, dopo una pausa, nel 2013 con i catamarani classe AC72: l’enorme vela rigida da 260 metri quadrati unita alla leggerezza del mezzo dotato dei primi hydrofoil – ali che permettono di volare sull’acqua, vera grande rivoluzione aggiornatasi continuamente – e la possibilità di sollevare uno dei due scafi lanciavano l’imbarcazione a oltre 40 nodi di velocità; provocando continui ribaltamenti e incidenti gravissimi.

Questi, uniti ai costi folli, con budget che si aggiravano sui 100 milioni di euro, portarono alla decisione di scendere di taglia: AC62 e poi AC50, non senza polemiche e la mancata partecipazione di Luna Rossa.

Equipaggio che torna nel 2021 come Luna Rossa Prada Pirelli Team con gli AC75 vincendo la Prada Cup, che aveva preso momentaneamente il posto della Louis Vuitton Cup, e perdendo poi per 7-3 l’America’s Cup contro i (soliti) neozelandesi.

Scafi leggeri, aerodinamici, capaci di decollare e di galleggiare con estrema facilità e velocità, dove tutto, anche l’equipaggio, deve essere “nascosto” per evitare resistenze durante le regate. In un primo momento si era pensato che la competizione si stesse snaturando, una corsa tra le boe invece che una battaglia tra equipaggi, ma in queste condizioni e con queste imbarcazioni l’equipaggio è fondamentale, anche se numericamente molto inferiore a quelli del 1983, per esempio.

Luna Rossa ha quattro timonieri, tre trimmer e nove cyclors, il trimmer è l’addetto alla regolazione delle vele, il più sagace è di fatto il tattico di bordo e si dice che i più bravi sentano istintivamente il vento, i ciclisti, invece, pedalando, alimentano i sistemi idraulici in modo da permettere ai trimmer di regolare vele e albero, ma solo otto velisti saliranno a bordo per ogni regata. Chissà se questa volta le acque spagnole e i venti delle Baleari, con quello da est che soffia fino alla fine di ottobre, arrideranno ai colori azzurri.

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Come funzionano le barche dell’America’s Cup? Dal vento apparente alle rande a doppia pelle

Tutto quello che c'è da sapere sui monoscafi ac75: come funzionano le imbarcazioni della 36ª america'c cup.

• di Rita Caridi
• 11 Mar 2021 | 12:51

Lo spettacolo dell’America’s Cup è inziato! Luna Rossa e Team New Zealand si sono sfidati nel primo match dell’attesissima e prestigiosa competizione di vela, aggiudicandosi una regata a testa. Una competizione davvero affascinante, che lascia incantati tutti gli spettatori davanti al televisore. In tanti, guardando le imbarcazioni in gara letteralmente volare, si pongono tante domande, la più comune delle quali è “come funzionano?”.

Bufera a bordo

Cambiamenti del momento raddrizzante

Rande a doppia pelle

Barche come monoposto di f1.

• TAGS: america's cup

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America’s cup 2021, a che velocità vanno le barche missili spaventosi sull’acqua, si toccano i 50 nodi. e in km/h….

La America’s Cup sarà uno degli eventi sportivi più importanti del 2021 . Si tratta infatti della competizione più antica del mondo, uno dei trofei più prestigiosi e ambiti, una kermesse che fa sognare non soltanto gli appassionati di vela ma anche chi si avvicina a questa disciplina soltanto in concomitanza con i grandi appuntamenti. Si tratta di un universo a parte, caratterizzato da investimenti milionari, da sponsor notissimi, da tecnologie futuristiche. Si preannuncia grande spettacolo nella baia di Auckland (Nuova Zelanda), dove durante l’inverno verrà messa in palio la vecchia “brocca”.

Si incomincia tra gennaio e febbraio con la Prada Cup. Luna Rossa, Ineos Uk e American Magic si fronteggeranno per decidere chi andrà poi a sfidare Team New Zealand per la America’s Cup. I padroni di casa sono i detentori del titolo e aspettano direttamente lo sfidante. I kiwi sono i grandi favoriti della vigilia, ma attenzione al possibile asso nella manica che l’imbarcazione italiana potrebbe calare al momento opportuno. Si utilizzeranno i AC75 foil con vele estremamente tecnologiche , sembra quasi che le barche danzino sull’acqua.

America’s Cup 2021, quanto pesano le barche? Tonnellaggio contenuto. E la lunghezza degli scafi…

Ma a che velocità si viaggia in America’s Cup? Velocissimi! Con le giuste condizioni di vento queste imbarcazioni sono dei veri e propri fulmini. Come riporta farevela.net , si parla di boline con velocità sull’acqua a 33-34 nodi e Vmg (velocità di avanzamento ideale verso la boa) di 27-28 nodi, praticamente tre volte la velocità del vento reale. I lati di poppa vengono affrontati con punte di 49 nodi (probabilmente si supereranno i 50 alla prima regata con venti al limite massimo del consentito).

Cosa sono i nodi? L’unità di misura della velocità quando si è in ambiente marino. La possiamo convertire in km/h, giusto per essere compresi anche da chi è poco avvezzo alla vela e rendere un’idea della velocità di queste imbarcazioni: 1 nodo equivale a 1,852 km/h. Dunque i 50 nodi citati equivalgono a ben 92,6 km/h. Oltre i 90 all’ora! Esorbitante perché dobbiamo ricordare che non c’è un motore e soprattutto non c’è un asfalto sotto allo scafo, ma un elemento come l’acqua che è tutt’altro che liscio e lineare. Queste barche sono semplicemente spaziali, ma hanno bisogno di abbastanza vento per muoversi: sotto gli 8 nodi iniziano a fare davvero molta fatica. Di sicuro ne vedremo davvero delle belle per tutta la America’s Cup.

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Foto: ufficio stampa Luna Rossa

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Coppa America , Luna Rossa , Pirelli

Le barche e i team Coppa America 2024: i programmi di allenamento, tutte le foto

Le barche e i team Coppa America 2024: mancano pochi mesi alla firma dei progetti AC75 e tutti i team sono concentrati negli allenamenti.

Le barche e i team Coppa America 2024 : è stato un gennaio molto impegnativo per tutti i team dell’ America’s Cup , che hanno intensificato i loro programmi di allenamento. Mancano infatti pochi mesi alla firma dei progetti AC75 , quindi l’importanza della raccolta e dell’analisi dei dati non è mai stata così importante. Qui vi mostriamo tutti i team e i principali sviluppi a cui stanno lavorando.

Le barche e i team Coppa America 2024: Emirates Team New Zealand

Un gennaio importante per i Defender, che hanno perfezionato i controlli delle vele e dei sistemi di armamento del loro AC40 (AC40-1) in modalità di sviluppo. Verso la fine del mese, i Kiwi hanno testato nuovi talenti in vista della Youth & Women’s America’s Cup: Leo Takahashi e Liv Mackay hanno iniziato a timonare, mentre Sam Meech e Marcus Hansen si sono alternati nel team di collaudo senior. All’inizio di febbraio, il team ha schierato per la prima volta due AC40 e il programma di allenamento è entrato in una nuova fase.

INEOS Britannia

Il Challenger of Record è stato impegnato a svernare a Palma e ha portato il prototipo LEQ12 “T6” in modalità di raccolta dati. Le nuove vele sono salite a bordo a metà gennaio e l’approccio altamente tecnico e basato sui dati del team ha visto il legame tra ingegneri e velisti migliorare sempre di più. Bleddyn Mon e Iain Jensen sono stati fondamentali in questo senso. Si sono “uniti” al club dei capovoga alla fine di gennaio e il team prevede di varare e far navigare il loro AC40 (AC40-2) , consegnato a ottobre, a febbraio.

Alinghi Red Bull Racing

Partiti da Barcellona, gli svizzeri hanno fatto passi avanti in acqua sotto l’occhio vigile del Sailing Team Adviser Pietro Sibello . Dopo quattro settimane in capannone durante il periodo natalizio per montare un nuovo sistema di fiocco autovirante, gennaio ha rappresentato una svolta per il team in acqua, con un notevole aumento dell’intensità e della volontà di spingere BoatZero più a fondo sia in rettilineo che nelle manovre. Il team ha ricevuto il suo primo AC40 alla fine di gennaio , insieme ad alcuni Persico 69F per l’addestramento e la valutazione, quindi Alinghi Red Bull Racing cambierà marcia in breve tempo.

New York Yacht Club American Magic

Ore incessanti e quasi innumerevoli manovre hanno portato NYYC American Magic in cima alla lista dei tempi di navigazione. A gennaio, l’attenzione si è concentrata sulla riorganizzazione del sistema per aumentare la potenza dell’impianto idraulico e il grande salto tecnologico è stato la rimozione della scotta della randa dalla bugna per posizionarla su un supporto posizionato su un binario secondario attraverso il pozzetto. Ciò ha prodotto una disposizione più ordinata della bugna della randa e gli americani hanno un assetto tra i più nitidi mai visti su un AC75. Il team smantellerà “Patriot”, mentre il nuovo AC40 arriverà all’inizio di febbraio .

Luna Rossa Prada Pirelli

Gli allenamenti a Cagliari sono stati ad alta intensità per gli italiani durante il mese di gennaio, che sono apparsi solidi in volo e precisi nelle manovre navigando con il loro prototipo LEQ12 a ritmo di gara, giorno dopo giorno. È stato presentato un nuovo foil di sinistra insieme a un nuovo braccio di foil di dritta e questa barca pesantemente sensorizzata è stata sottoposta a un programma di raccolta dati incessante. Al timone Marco Gradoni e Ruggera Tita, che si sono alternati a Francesco Bruni e Jimmy Spithill. Il design delle vele è stato oggetto di particolare attenzione, con gli italiani in grado di invertire la parte superiore della randa nelle condizioni più difficili per ridurre la potenza. Alla fine di gennaio, il team ha ospitato un campo di regata di una settimana sui Persico 69F per trovare i talenti per i team Youth e Women’s America’s Cup.

Team Orient Express

I francesi sono tornati in Coppa America . Un ritorno molto gradito, con l’annuncio che il gruppo alberghiero Accor, utilizzando il suo marchio “Orient Express”, si è impegnato nella K-Challenge e prenderà il nome di “Orient Express Team”. I francesi hanno coinvolto grandi nomi come lo skipper Quentin Delapierre , la leggenda delle regate oceaniche Franck Cammas come responsabile delle prestazioni, l’esperto architetto navale Benjamin Muyl e Antoine Carraz come direttore tecnico. Il team, guidato da Stéphan Kandler e Bruno Dubois, beneficerà di un pacchetto tecnologico di ultima generazione fornito dal Defender, Emirates Team New Zealand, che consentirà a Orient Express Team di guadagnare tempo e partire alla pari con gli avversari.

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Caterina Di Iorgi

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Perché Luna Rossa vola sull’acqua: come funzionano le barche di America’s Cup

Dal 22 al 27 ottobre 2024 si tiene a Barcellona la 37esima America's Cup, e in particolare la Coppa America nei mesi di settembre e ottobre 2024. Come fa Luna Rossa, alla setttima partecipazione, a volare sull'acqua? Qual è il segreto dello scafo italiano che spera, attraverso la Louis Vuitton Cup di poter poi sfidare nell'America's Cup Emirates Team New Zealand? Tutto merito dei foil, ovvero una speciale tecnologia per queste barche  AC75 .

Vedendo regatare questo monoscafo, in tanti si sono chiesti come questi Ac75  riescano a planare sull'acqua, raggiungendo anche picchi di velocità di circa 100 km/h. Davide Tagliapietra, ingegnere aerospaziale del team di Luna Rossa in passato ha spiegato a Focus: " È tutto merito dei foil, braccia meccaniche ai lati dell'imbarcazione. Ad una tale velocità, producono un carico che bilancia lo sbandamento della barca, generando una forza chiamata ‘momento raddrizzante’ che solleva lo scafo dall’acqua". Vediamo come funzionano le imbarcazioni della Coppa America di vela, e come fanno a "volare" sull'acqua grazie al foiling: sfruttando i principi fisici degli aerei, le barche riescono a "decollare" sull'acqua.

Come funzionano i foil che fanno "volare" le barche di America's Cup”

Anche nella 37edizione dell'America's Cup, come accaduto nella Prada Cup, a sfidarsi non sono più i catamarani, ovvero imbarcazioni formate da due scafi collegati, ma gli Ac75 monoscafi di ultimissima generazione, frutto di ingegneria all'avanguardia e di sistemi elettronici e idraulici presi in prestito anche dal settore aerospaziale. Nel corso delle regate, queste barche sono capaci di volare sull'acqua con lo scafo che, al contrario di quanto avvenuto in passato decolla, sollevandosi dall'acqua. Come è possibile tutto questo? Come riescono queste imbarcazioni di circa 7.5 tonnellate, per la maggior parte realizzate in fibra di carbonio, a planare in occasione delle sfide, sfruttando alla perfezione il vento?

Luna Rossa, così come le altre imbarcazioni e dunque anche i campioni in carica dell'America's Cup di Team New Zealand, sfruttano i cosiddetti foil per volare sull'acqua . Si tratta di due bracci a forma di s e asimmetrici, anch'essi realizzati in carbonio che si sviluppano dai fianchi dello scafo, con un'estensione di 4 metri. Possono raggiungere una profondità di 5 metri, e all'occorrenza alzarsi e abbassarsi nell'acqua, permettendo così all'intera imbarcazione di planare.  In sintesi, uno dei due foil in fase di volo resta in acqua, l'altro fuori genera un bilanciamento che permette all'imbarcazione di mantenere un assetto equilibrato. Grazie poi allo "skeg" ovvero al rigonfiamento aerodinamico che "sostituisce" la chiglia e la vela, l'Ac75 decolla e prende ulteriore velocità.

Ma come funzionano i foil, e come si muovono? Si tratta di sistemi di natura elettronico-idraulica, che sfruttano l'energia generata attraverso le manovelle girate velocemente dall'equipaggio. Nel caso di Luna Rossa, che al contrario degli altri equipaggi dispone di due timonieri, uno di questi si occupa anche di dirigere le operazioni di "volo", regolando ovvero i foil. Per librarsi sull'acqua basta dunque anche un vento non troppo forte, capace di innescare un sistema di forze che permetta il passaggio dalla navigazione al volo. Ovvero dalle forze idrostatiche che regolano il galleggiamento dei corpi nell'acqua, a quelle idrodinamiche proprie della fase di volo.

Quanti nodi fa Luna Rossa grazie ai foils

I foil dunque permettono a Luna Rossa e anche all'imbarcazione del Team New Zealand, di spostarsi sull'acqua con grande velocità anche sfruttando la loro leggerezza, essendo lunghe 20,7 metri e alte 26,5 metri . Durante le regate precedenti, il monoscafo italiano ha toccato il picco dei 53 nodi, ovvero quasi 100 km/h. Adesso i nostri portacolori dovranno fare i conti con i campioni in carica, che durante gli allenamenti, pare abbiano raggiunto addirittura i 62 nodi, ovvero 115 km/h, sfruttando un diverso sistema di foil a T.

Le caratteristiche e il valore della Luna Rossa

L'Ac75 di Luna Rossa Prada-Pirelli è lungo quasi 21 metri, e largo 5 metri per un totale di 145 metri quadrati. Il peso complessivo è di poco più di 6 tonnellate, con l'albero alto 26 metri. Qual è il costo dell'imbarcazione italiana? Per realizzare il monoscafo di Luna Rossa pare siano stati investiti circa 65 milioni di euro.

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BARCELONA, CATALONIA, SPAIN

From August to October 2024 Barcelona will be the beating heart of the sporting world as the America’s Cup comes to town. But this is going to be a Cup like no other, as Barcelona, the capital of Catalonia, is one of the world’s finest cities.

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WHY BARCELONA

Barcelona, the cosmopolitan capital of Catalonia, in Spain, is known throughout the world for its art and architecture. The Sagrada Família Basilica and other modernist landmarks designed by Antoni Gaudí dot the city whilst the Museu Picasso and Fundació Joan Miró feature some of the finest modern art from these famous artists.

The city’s metropolitan area has an estimated three million inhabitants (1.6 million in the city centre) and is located in the western part of the Mediterranean Sea. Founded by the Romans in 12BC, it wasn’t until the late Middle Ages that the city started to expand and become an important staging point and trading port in the Mediterranean.

The 13th and 14th century were Barcelona's heyday as the maritime capital of the Crown of Aragon, originated by the dynastic union of the Kingdom of Aragon and the County of Barcelona that took a dominant role in Europe with conquests south to Valencia, and east to Mallorca, Menorca, Sardinia, Corsica, Sicily, Naples and Athens. Following the conquests came vast commerce with hundreds of ports in the Mediterranean Area that brought wealth to Barcelona and the regions around it. Visiting the Gothic Quarter today, many of the buildings that you see are constructed in this period: The Cathedral, Santa María del Mar, The Townhall, etc. In recent times, the city and the whole of Catalonia has experienced a renaissance, triggered by the World Expositions (1888 and 1929) and the Olympic Games held in Barcelona in 1992.

For visitors, Barcelona is a city that has much to offer. World class sport, such as the Louis Vuitton 37th America’s Cup in 2024, is attracted to the City whilst its eponymous football team Barcelona FC is housed in one of the great ‘cathedrals’ of modern football–the Camp Nou–with a capacity of some 99,000 spectators: and yes, it’s a sell-out at nearly every game!

For gastronomy lovers, Barcelona has many excellent Michelin starred restaurants, but you can also find a great variety of cuisines from all over the world to suit just about every budget. A short ride outside Barcelona centre, are the beautiful wineries with the Penedes region, 45 minutes drive west from Barcelona, known for its many excellent Cava producers. Alella, a tiny wine region less than 30 minutes' drive north of Barcelona, produces high quality Cava and white wine and in Priorat and Montsant, you will be able to taste some of Spain's very best red wine.

AC37 RACE VILLAGE AND BASES

From August to October 2024 Port Vell, very much downtown Barcelona, is where you want to be to experience the action and the buzz of the Louis Vuitton 37th America’s Cup off the water.

The event Race Village will be located along Moll de la Fusta and will allow a FREE experience accessible for everyone, connecting people to boats, team bases and event.

Emirates Team New Zealand, holders of the Cup, selected the corner area on the promontory that leads out to the impressive World Trade Center where the media centre and America’s Cup Event offices are housed. The famous statue of Christopher Columbus is actually pointing at the Kiwi’s base–you can’t miss it.

A stroll down the port through the fan village or across the La Rambla del Mar extending bridge leads to another significant promontory out to Port Vell that houses a disused IMAX cinema that last saw operation some eight years ago, the must-see aquarium and a popular shopping mall–the Maremagnum. And it is here on this busy stretch where both INEOS Britannia and Alinghi Red Bull Racing will be housed with the superyacht harbour out to the south and the classy Real Club Nautic de Barcelona yacht club looking out on the waterfront of the downtown district. As Challenger of Record, INEOS Britannia had second choice for the base selection and have opted for a coach park area that fronts onto the current superyacht mooring facility adjacent to the former IMAX. Alinghi Red Bull Racing will be nestled between the aquarium and the shopping centre.

For Luna Rossa Prada Pirelli and American Magic, both teams have opted for bases further around the port on its southern flank out towards the imposing W Hotel where viewing galleries and hospitality facilities are planned to watch the racing just yards off the beachfront. The Italians will be housed to the western end of the port entrance just down from the Barcelona Nautic Center that is being used as the temporary base for Alinghi Red Bull Racing, in an area that is currently disused and something of a blank canvas for the most stylish team in the America’s Cup.

NYYC American Magic will make their new home within the Marina Barcelona 92 superyacht facility that currently houses some extraordinary vessels being refitted. The base area will be accessed off the Passeig de Joan de Borbo which is an always busy, vibrant, full of restaurants route down to the W Hotel shrouded by functional port buildings but within striking distance of the bustling beachfront promenade–a natural viewing point for the Cup races.

Orient Express Racing Team, the French team who entered the Cup beginning of 2023, will be based on the Moll de Ponent. The area is across the busy port to the west of the World Trade Center in the current Grimaldi Lines dock.

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LA SAGRADA FAMILIA

The most famous, and by far the most visited, monument in Barcelona; this gigantic church that measures more than 110 meters will be much taller when completed: it will end at 172.5 meters. However, a little more patience is required, as due to the pandemic delaying the build schedule, the church will not be finished in 2026 as planned. Even though Sagrada Familia is still unfinished, the church is already an amazing experience and the most visited attraction in Spain. If you go, make sure you climb up the towers, allowing you to get to the top of the city and enjoy the amazing views of Barcelona having walked up the beautiful snail-shell staircase designed by Gaudí.

Santa María del Mar

Santa Maria del Mar could arguably be the most beautiful church in Barcelona. The mediaeval basilica was built between 1329 and 1383 with the stonework coming from the quarries on the Montjuïc Hill, carried by the Bastaix – for background information, it is well worth reading Ildefonso Falcones novel, Cathedral of the Sea, before you visit Santa María del Mar. The novel tells the story of the creation of the church and explains the enormous changes in Barcelona during the 14th century and the wars with the Italians and Turks. It also tells how commerce made the city of Barcelona richer and how new knowledge and techniques within the field of architecture made it possible to create 'miracles'.

MNAC Museum

The MNAC Museum on the Montjuïc Hill in Barcelona has a stunning collection of local art. With amazing views from the Museum's terrace, the beautiful surroundings and a nice restaurant, MNAC is one of the top recommendations for things to see in Barcelona. The museum focuses mainly on local Catalan art but also has scatterings of works from international artists. The best collections of the museum are the Romanesque and Gothic Art Collections, the Art Noveau collection and the Thyssen-Bornamisza collection. If you visit the MNAC Museum, you can also combine it with a walk to some of the other sights on the Montjuïc Hill including the Jardins Joan Maragall, the Miró Museum and the Botanical Garden.

Modern Architecture in Barcelona

Barcelona can boast of architecture by no less than nine Pritzker Architecture Winners. Among them, the late Sir Richard Rogers, Sir Norman Foster and Frank Gehry. The modernist tradition began in Barcelona in 1929 when, the city hosted the World Exposition and the German Pavilion, considered the pivotal pique of the Bauhaus design movement, was designed by the German architect, Mies van der Rohe.

Picasso Museum and the Born neighbourhood

The Picasso Museum is located in the heart of the winding streets of the Born neighbourhood built during the city’s expansion in the 14th Century. Many families had earned a fortune through commerce in the Mediterranean area, and they spent their fortunes on impressive palaces in the city's new neighbourhood. Today, the Picasso Museum occupies five former mediaeval palaces in the Montcada street. Picasso lived in Barcelona during a crucial period in his life. Born in 1881 in Malaga, the family had lived in La Caruña in Northern Spain, but they moved to Barcelona after the death of Pablo Picasso's sister Conchita in 1895. Picasso stayed around nine years in Barcelona before leaving for Paris. The Picasso Museum in Barcelona presents several of the artist's early masterpieces, among them Ciencia y Caridad (1895) that shows that the young artist had begun his pivot towards religious themes.

Cathedral of Barcelona

This beautiful piece of gothic architecture was built on the site of a Roman temple with work beginning in 1298 and completed in 1448. The neogothic façade however is somewhat newer, being constructed at the end of the 19th century. Once inside you can view the cloister and beautiful art works from over the centuries whilst the basilica is named after the Patron Saint of Barcelona, Santa Eulalia whose remains are found in the cellar of the church. According to myth, Santa Eulalia was crucified by the Romans in 304 AC during the reign of the Emperor Diecletian who ordered the last persecutions of Christians, and it was his successor, Constantine the Great, who declared Christianity an official religion in the Roman Empire. In the cloister there are 13 white geese that honour Santa Eulalia, who was only 13 years old when she died a martyr.

The Ramblas in Barcelona is simply a must-do for any visitor to Barcelona. Originally marking the limit of the city during the Middle Ages, the Ramblas was a high wall that went alongside a small river (‘rami’ in Arabic means ‘riverbed’) that protected the city. As time passed and the city grew, the Ramblas was turned into a pedestrian street dividing the old city centre in two. Today, it’s a busy place where you will find the world-famous food market Boquería and the renowned Liceu Opera. Nearby is the Palau Güell, one of Antoni Gaudí's early works close to the Romanesque church Sant Pau whilst on the eastern side is the charming Barri Gòtic (the Gothic Quarter) with its mediaeval buildings, Roman ruins and even a chocolate museum. No visit to the Ramblas is complete without visiting one of the many excellent tapas bars in the area around the nearby Cathedral of Barcelona or the Santa María del Mar.

Park Güell was designed by Antoni Gaudí and built between 1900 and 1914. The park was meant as a luxury housing project for the richest citizens in the city, but amid the building project came an economic crisis and the park was never finished. Today, the park is a museum and one of the most popular sites in Barcelona. Once inside you will find the Monumental Area, that includes the famous bench with coloured tiles and the two houses designed by Antoni Gaudí.

Botanical Garden

Barcelona's Botanical Garden (Jardí Botànic) is one of Spain's very best gardens with an enormous collection of Mediterranean plants from around the world taking examples from similar climates such as: Australia, South Africa, Chile, California and the Canary Islands. The garden covers 14 hectares on the Montjuïc Hill and was finished in 1999 to the design of local architect Carles Ferrater. There are great views of Barcelona from the upper levels.

Palauet Albéñiz & Jardins de Joan Maragall

Montjuïc has a lot to offer but only few people get to visit the beautiful gardens of Joan Maragall and the Albéñiz Palace when they come to Barcelona. The park is only open on Sundays but from the staircases in front of the Palace Albéñiz you can enjoy some of the very best viewpoints in the city. The Palauet Albéñiz was built in neoclassic style for the World Exhibition in Barcelona in 1929 and was meant as the official residence for the Spanish King Alfonso XIII and his family, designed by the Spanish architect Juan Moya, who was inspired by other royal residences like the Royal Palace in La Granja de San Ildefonso in Northern Spain.

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The Montserrat Monastery

The outstanding Benedictine monastery of Montserrat, with a history that dates to 1025, sited on a rocky crag, surrounded by eroded cliffs is just 48 kilometres northwest of Barcelona and can be accessed by road, train and cable car offering views of the Catalonian countryside that are breath-taking. The monastery was founded at the site of the little mountain hermitage of Santa Maria de Montserrat and legend has it that after word spread of miracles performed here by the Virgin of Montserrat, the monastery grew into an important place of pilgrimage. The 12th-century carving of Our Lady of Montserrat, known as ‘La Moreneta’ or ‘The Black Madonna’ - is still venerated here by the faithful, and today Montserrat is one of Spain's biggest tourist attractions.

Girona is a mediaeval walled city 103 kilometres from Barcelona, with a rich cultural heritage of diverse influences from the ancient Romans, Moorish-era Arabs, and Jews. Built on the right bank of the Onyar River, the Old Town includes two areas enclosed within ancient ramparts: the Força Vella, which outlines the original Roman city founded more than 2,000 years ago, and the Medieval Quarter, which expanded the city in the 14th and 15th centuries. These atmospheric historic quarters are filled with narrow pedestrian streets and impressive medieval buildings. In the Força Vella, the Catedral de Girona offers a blend of architectural elements: Romanesque cloister, Gothic interior, and Baroque façade whilst the vaulted nave is the second largest in the world, after Saint Peter's Basilica at the Vatican. The cathedral's Treasury displays a rare Romanesque tapestry, called the Tapestry of the Creation, along with medieval manuscripts. Other important religious monuments are the 12th-century Benedictine monastery de Sant Pere de Galligants; the Romanesque church of Sant Nicolau, now used as an exhibition room; and the mediaeval Gothic convent of Sant Doménech surrounded by beautiful gardens. The main road of the Old Town is the Rambla de la Libertad, an arcaded pedestrian street lined with shops and pavement cafés. Another interesting area to explore is the Jewish Quarter (El Call), one of the best preserved in Spain. The squares of Plaça del Oli and the Plaça del Vi have maintained their original ambience. Near the Jewish quarter, visitors can uncover the cultural legacy of the Moors. A must-visit for America’s Cup fans wanting to experience Spain.

Situated 100 kilometres from Barcelona is Tarragona, a seaside city with sunshine, beaches, and interesting historic monuments. This port town on the Costa Daurada with the spectacular Playa del Milagro beach is within walking distance from the historic centre of town. Tarragona features UNESCO-listed ancient Roman buildings with the well-preserved Roman Amphitheatre from the second century and a Romanesque-era cathedral nestled in the charming medieval streets. El Serrallo is the old fishing village and at the harbour, a large fleet of fishing boats bring in fresh catches daily, which are then sold at the local fish market. Delicious seafood meals can be enjoyed at a wide variety of waterside restaurants.

Just 42 kilometres west of Barcelona, Sitges offers golden beaches with calm waters ideal for swimming plus a busy yacht marina and nearby golf course. Sitges’s historic centre has two picturesque churches: the Iglesia de Sant Bartomeu and the Iglesia de Santa Tecla plus some splendid examples of late 19th and early 20th century Spanish Modernist monuments scattered throughout the town such as the Cau Ferrat where famous Spanish author and artist Santiago Rusiñol lived. His home and art studio became a gathering place that attracted many artists and intellectuals, giving the town a Bohemian atmosphere. For those who appreciate fine dining, Sitges has an abundance of renowned restaurants that serve superb gastronomic cuisine, especially dishes of the Catalan region.

Salvador Dalí Museum

The traditional Catalan town of Figueres lies in a quiet river plain of the Girona province some 140 kilometres from Barcelona where the Salvador Dalí Theatre-Museum can be found, devoted to the work of the surrealist master. Housed in the 19th-century Municipal Theatre, the museum houses a treasure trove of Dalí’s art, showcasing the artist's full range of creative expression and even a film library, containing a collection of Dalí’s audiovisual content.

Cadaqués and Cap de Creus Natural Park

Near the Cap de Creus Natural Park, Cadaqués is an enchanting village on the Costa Brava coastline some 170 kilometres northeast of Barcelona, just through Girona centre. With its whitewashed houses set around a sheltered bay, the Old Town of Cadaqués has attracted artists for decades and still offers a vibrant cultural scene, with many art galleries and museums. The Cap de Creus Natural Park is a nature reserve on the Creus Peninsula featuring an unspoiled coastline and crystal-clear turquoise waters perfect for hiking and nature walks.

Real Monasterio de Santa María de Poblet

The Royal Monastery of Santa María de Poblet is 141 kilometres west of Barcelona, nestled in the Parc Natural de Poblet nature reserve. This UNESCO-listed monastery was founded in the 12th century for Cistercian monks and is considered a treasure of Cistercian architecture where for centuries the order used this tranquil location for their spiritual worship. The Monastery of Poblet, still in service today, has served as a royal pantheon since the 13th century and inside the monastery's church - the Basílica de Santa María de Poblet - are the tombs of the Kings of Aragon.

Medieval Vic

Vic is a quaint mediaeval town in a peaceful setting along the banks of the Mèder River, about 72 kilometres almost due north from Barcelona, with two historic quarters, one centred around Castillo de Montcada and another around the Catedral de Sant Pere. With a Romanesque bell tower, Gothic cloisters, and a neoclassical Baroque facade, the cathedral's blend of architectural styles reflect the renovations made over the centuries whilst its interior is adorned with exquisite murals by Josep María Sert. Also in Vic is the Episcopal Museum displaying masterpieces of religious painting and sculpture from the Romanesque and mediaeval periods.

Cathedral of Solsona

The outstanding Cathedral of Solsona, some 107 kilometres north Barcelona, was built in the 14th century in Gothic style with a spacious single-nave vaulted interior, but closer inspection reveals the architectural elements of an earlier Romanesque church. Typical of Romanesque style, the interior has three apses decorated with arcades and the bell tower is also a remaining feature from the original Romanesque structure. The facade features Baroque adornment added in the 18th century, and the Neoclassical cloister displays a Romanesque stone icon of the Virgin of the Cloister.

This idyllic retreat can be uncovered just 121 kilometres from Barcelona, near La Garrotxa Nature Reserve, due north of Girona. Surrounded by the green rolling hills of the Sierra Rocacorba, the town is nestled between two rivers on the shores of Lake Banyoles. Banyoles has an ancient history, with an important textile industry since the 13th century. In the town's old quarter are several notable religious monuments: the 14th-century church of Santa María del Turers and the Neoclassical monastery of Sant Esteve. Other important landmarks are the Pia Almoina, a mediaeval mansion built in the 14th century that houses an Archaeology Museum, and the Llotja del Tint, a 15th-century building that was used for dyeing textiles. A visit to Banyoles is not complete without a visit to the beautiful lake with its six-kilometre perimeter where visitors can take nature walks, cycle, or hire rowing-boats, kayaks or canoes to get on the lake itself.

COSTA BRAVA

Stretching north-east from the coves and beaches of Blanes to Catalonia's border with France, the Costa Brava is Spain's most scenic coastline. This 1,240-mile coast of ragged cliffs and idyllic beaches is one of Europe's favourite seaside playgrounds, with pretty, whitewashed towns that have inspired artists including Dalí, Picasso, and Marc Chagall. Sandy beaches, like the one at the colourful old fishing village of Calella de Palafrugell, are tucked into coves beneath the cliffs, and other towns, such as Santa Susanna, have a choice of several beaches, from busy strands filled with sunbathers and kiosks to quiet coves and beaches equipped for water sports and sailing.

Visit Madrid

Spain's capital city is a showcase for the country's remarkable history. Here you will find the Royal Palace, where you can see the marching soldiers and the change of guards every Wednesday and Saturday . Among the many attractions of Madrid, hundreds of museums stand out. A visit to Madrid is not complete without visiting all three of the city's major museums with the Prado Museum (Museo Nacional del Prado) displaying what was formerly the Spanish royal collection of art, while the nearby Reina Sofia Museum shows modern masterpieces like Picasso's masterpiece Guernica. Meanwhile the nearby Thyssen-Bornemisza Museum offers the juxtaposition of Old Masters with the very best of contemporary art. Aside from the museums, Madrid is a place to walk, filled with green spaces like the Buen Retiro Park, as well as wide, pedestrian-only boulevards like the iconic Gran Via. All around there are gastronomic delights from casual tapas tasting cuisine to cutting-edge, Michelin-starred gastronomy.

Visit San Sebastián

This resort city is on the north coast of Spain, in the Basque region. San Sebastián is right on the scenic Bay of Biscay, the gateway to the Atlantic Ocean. It's a popular surfing town, with wave riders travelling from all over the world to surf at Playa de Zurriola but there are also beautiful sandy beach stretches at La Concha as well as hiking opportunities up Monte Urgull that overlooks the harbourside and the cobbled streets of the old town. Down in the old town, known as the Parte Vieja district, there are superb restaurants offering the Basque equivalent of tapas, called Pintxos and it’s a relaxed atmosphere for dining and imbibing.

Visit Valencia

Valencia is a port city with a long connection to the sea and to Spain's trade with the world sited on the Mediterranean Sea, on the country's south-eastern coast and the host to the 2007 and  2010 America’s Cup. Here you will find the Museum of Fine Arts (Museu de Belles Arts de Valencia), with its excellent collection of Spanish masters by artists like El Greco and Goya and there's also a large, Gothic-style cathedral in the mediaeval centre of the old city along with remnants of the old city walls. Torres de Serranos, one of the only standing gates to the walled city and a prison for over 300 years can be found here too. The National Museum of Ceramics and Decorative Arts, ‘González Martí’ is filled with Spanish decorative arts, with an incredible collection of ceramics, traditional costumes, and furniture. For dining, the city's Mercado Central, a vast Art Nouveau-style market hall (built in 1914) is filled with food vendors and cafés where locals and tourists mingle happily. Right opposite to it, you can’t miss a visit to the Llotja de la Seda building (Silk Exchange), one of the most famous civil gothic monuments in Europe. It was declared a National Historic and Artistic Monument in July 1931 and was made a World Heritage Site by UNESCO in December 1996.

Visit Granada

Home to the stunning Alhambra Moorish Hilltop Palace and Fortress, Granada is a vibrant destination in the southern region of Andalusia featuring outstanding examples of Islamic architecture, including the Alhambra castle complex. There's an entirely preserved Moorish old town area called The Albaicín, with narrow streets and most buildings dating from the 8th, 9th, and 10th centuries. Granada is also close to Europe's most southern ski resort area of Sierra Nevada, just 42 kilometres outside Granada with 100 runs served by 17 lifts and two cable cars. The high elevation means the ski season can run from late November through early May – perfect for a post America’s Cup visit in 2024!

Visit Córdoba

This ancient city in the Andalusian region in the south of Spain allows you to explore Spain's history going back several thousand years to the time when it was a part of the Roman Empire. Córdoba was an important Roman city (called Corduba), and many ruins and preserved Roman sites remain, including a 16-arch bridge across the Guadalquivir River. Córdoba was a major Islamic centre during the Middle Ages, and has some incredible architecture from that time period, the highlight being the city's large mosque - the La Mezquita, built in the 8th century and later converted into a Christian church in the 13th century. There is also a long Jewish history in the city (and all over Spain), and a 14th-century synagogue can be visited in the mediaeval Judería or Jewish quarter. Cordoba is home to many museums including the Museo Arqueológico de Córdoba that offers artefacts from the city's, and indeed Spain's, history going back thousands of years as well as housing Cordoba's ancient Roman theatre that has been excavated and can be visited in the museum's basement level.

Visit Seville

A beautiful and fascinating city in southern Spain, Seville is another example of the country's living history. It's a compact city, great for sightseeing, filled with Roman ruins, Moorish structures and palaces, and Gothic churches from Castilian rule - the period when Spain was ruled by kings and queens. Islamic history and culture is especially rich here, as the city was the capital of the ruling Moorish dynasty for most of the time it was under their control. It also blossomed during Spain's Golden Age, from the 15th to 18th centuries, when it was the only port allowed to officially receive trade from Spanish colonies in the Americas. Music and dance is taken very seriously here, as Seville is the home of flamenco dancing and can be enjoyed in Triana, a neighbourhood filled with small cafés and performance venues.

Visit Bilbao

This northern Spanish city is the capital of the Basque region and one of the most culturally fascinating cities in Spain. The 1997 opening of the stunning curved, titanium-clad, Frank Gehry-designed Guggenheim Museum put this former industrial port city on the world cultural map and as such is a must-visit place in Spain. In addition to the art inside the museum is surrounded by what's known as the Art District where oversized pieces of art and sculpture too large to be viewed inside a building are sited. Aside from the art there’s the Plaza Berria - a large public square with plenty of shopping and dining – plus there’s the Zubizuri pedestrian bridge for a romantic stroll.

Visit Málaga

Picasso birthplace, Málaga is home to a large museum, the Museo Picasso Málaga celebrating his life and featuring an impressive collection of his work. Like many other southern Spanish cities, there is a Moorish/Islamic influence here in the architecture and art with two Moorish hilltop fortresses remaining - the Alcazaba and the Gibralfaro. And there's also a large Renaissance-style cathedral. The history and culture is balanced against the modern, with large hotel and residential dwellings asset along the seafront all fighting for ocean views. Málaga's beachfront and harbour areas are busy all year round with fine dining and seafood restaurants aplenty along the waterside.

Visit Segovia

The Spanish city of Segovia can be found nestled in central Spain, northwest of Madrid and is an area rich with Roman ruins and was also a key city in the post-mediaeval period of royal rule. There's a Gothic cathedral with a fascinating museum of religious art located on the city's Plaza Mayor main square. The Plaza Mayor area is a gastronomic delight, filled with restaurants, cafés, and places to get tapas. Must-see highlights in Segovia include the Moorish Alcazar fortress and castle, which was believed to be an inspiration for Walt Disney when creating Cinderella's Castle for his theme parks; the incredible, double-decked ancient Roman aqueduct; and the city's massive 16th-century Gothic cathedral.

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La festa dell’estate a Casa Fornasetti: una nuova tappa dei 10 anni di HTSI made in Italy

Alla luiss di roma si celebrano i dieci anni d htsi, htsi compie 10 anni e diventa una masterclass.

Servizio Servizio Contenuto basato su fatti, osservati e verificati dal reporter in modo diretto o riportati da fonti verificate e attendibili. Scopri di più 37th America’s Cup

Coppa America: Luna Rossa è pronta a tagliare la linea di partenza

Il 29 agosto, a barcellona, inizia la danza degli scafi volanti. tutti i plus di una barca che è un concentrato di made in italy. capace di superare i 100 chilometri orari..

di Bianca Ascenti

28 agosto 2024

6' di lettura

«Voglio vincere la Coppa America per dare all’Italia un motivo di orgoglio, e voglio vincerla con i nostri criteri etici e sportivi, continuando il percorso iniziato oltre vent’anni fa, che ha creato una generazione di velisti di alto livello internazionale in grado di trasmettere il loro know-how ai più giovani, e far sì che le capacità acquisite possano essere tramandate». Quando Luna Rossa taglierà la linea di partenza nella prima regata della 37esima America’s Cup (a Barcellona, dal 29 agosto al 21 ottobre), bisognerà tenere a mente le parole di Patrizio Bertelli per comprendere la portata di una sfida che va ben oltre la competizione sportiva. Da 25 anni, Luna Rossa rappresenta la nazionale della vela italiana, l’unica barca in grado di formare nottetempo milioni di esperti velisti, pronti a discutere al bar di foil, cavitazione, pitch, ingavonate. Ma dietro questo stupefacente scafo (oggi volante) c’è di più, c’è un intero sistema Italia e la visione a lungo termine del suo patron, che ha sempre rifiutato le scorciatoie e non ha fretta di raggiungere il traguardo. Purché lo tagli con i suoi criteri.

L’incontro tra la Coppa America e Bertelli era inevitabile: appassionato di vela e storia della navigazione, oltreché collezionista di imbarcazioni d’epoca e classiche (che restaura e timona personalmente nelle regate dedicate), il presidente e amministratore esecutivo del Gruppo Prada non poteva resistere al fascino del trofeo più antico nella storia dello sport (42 anni più vecchio delle Olimpiadi moderne). Così, quando nel 1997 decise di lanciarsi nell’avventura della Coppa America (correndo l’edizione Duemila di Auckland), nessuno si stupì. La novità risiedeva piuttosto nell’approccio old style dell’allora Prada Challenge, portata avanti in prima persona, senza la cordata di sponsor che aveva accompagnato la prima campagna italiana (Azzurra, 1983). Un’impresa solitaria, costata 100 milioni di lire, sulle orme delle memorabili sfide di Sir Thomas Lipton, che tra il 1899 e il 1930 tentò per cinque volte di incidere il proprio nome sulla “brocca” d’argento (senza mai riuscirci).

Il foil dell’AC75 Luna Rossa, varata a Cagliari il 13 aprile scorso. La barca partecipa alla 37esima America’s Cup, che si svolge a Barcellona dal 29 agosto al 21ottobre.

L’esordio del Duemila fu un successo incredibile e non solo in termini sportivi (la barca italiana arrivò in finale contro i neozelandesi): mentre il “Silver Bullet” inchiodava milioni di italiani davanti alla tv negli improbabili orari notturni delle regate neozelandesi, la sottile linea rossa che caratterizzava la barca e le divise dell’equipaggio (dal look minimal, ma realizzate con materiali e metodi d’avanguardia come il nylon e la termosaldatura) diventava uno dei loghi più riconoscibili della moda facendo, di Luna Rossa , la nuova icona della vela. L’edizione di Auckland ha segnato l’inizio di un lungo affair tra Luna Rossa e l’ America’s Cup , che dura ininterrotto sino a oggi (solo nel 2017 Bertelli decise di non partecipare, in contrasto con l’allora Defender Oracle).

Nel frattempo, l’ America’s Cup è evoluta e, con un improvviso cambio di marcia, è passata dalle lente imbarcazioni dislocanti dell’edizione valenciana del 2007 ai monoscafi foiling AC75 del 2021: una rivoluzione copernicana che si è consumata in appena 14 anni. Capaci di sollevarsi sui foil (derive laterali) e superare la velocità di un aliscafo di linea (oltre 100 chilometri orari), le barche di oggi (lunghe 20,7 metri) sono in carbonio, titanio, acciaio, e non nascono più al tavolo da disegno, ma al computer, frutto di un brainstorming che coinvolge progettisti, ingegneri, esperti di fluidi e idrodinamica, meccatronici, velai. Il team cresce per far spazio a chi sa gestire e programmare i simulatori, l’Intelligenza Artificiale, i software analitici, la telemetria, e i costi lievitano di conseguenza. In breve tempo, Luna Rossa si è trasformata in una società sportiva di 140 persone che va gestita come un’azienda.

Dopo l’esperimento del 2007 (quando, per la prima volta, sulle vele di Luna Rossa comparvero i brand di Alice e Tim), per la sfida del 2021 Prada decise di aprirsi a partner selezionati, riconosciuti a livello internazionale come ambasciatori del made in Italy nel mondo, in grado non solo di sostenere finanziariamente la sfida, ma anche di condividerne concretamente i valori, il messaggio, l’etica. Accolsero l’invito diverse aziende celebri, principalmente italiane, attirate da un nome che, al di là dell’esito sportivo ( Luna Rossa a sollevare la Coppa ci è andata molto vicino, più di qualunque altro team tricolore, ma non c’è ancora riuscita), risultava comunque vincente perché aveva raggiunto un obiettivo che nessuno dei precedenti team italiani si era mai prefissato: creare una legacy, sviluppando negli anni una squadra di giovani talenti, in grado non solo di portare benefici immediati al team, ma anche di ridisegnare il panorama nazionale di questo sport, contribuendo a plasmare le generazioni future.

Per la sfida 2024 di Luna Rossa (nel frattempo inglobata da Prada Group nella sua gamma di brand), il budget dichiarato è 90-95 milioni di euro. Il co-title partner, alter ego di Prada, è Pirelli. Scelta quasi naturale, e non solo perché Marco Tronchetti Provera – vicepresidente esecutivo – è un appassionato velista ed era già salito a bordo nella campagna del 2007 con Telecom Italia, quanto perché si tratta di un brand trasversale, sospeso tra avanguardia e rispetto delle tradizioni. Un marchio che dal 1872 contribuisce a scolpire il volto industriale (e non solo) del nostro Paese: se le moderne mescole che oggi potenziano le gomme di F1, superbike e hypercar sono figlie del Cinturato che negli anni Cinquanta rivoluzionò lo pneumatico, anche i grattacieli milanesi di CityLife e Porta Nuova possono considerarsi eredi del Pirellone inaugurato nel 1960. Non solo: promotore della cultura d’impresa, Pirelli negli anni ha dato vita a una storica rivista letteraria, ha rivoluzionato la pubblicità, ha fatto di un calendario un oggetto di culto diventato un simbolo pop, capace di mettere in comunicazione il mondo dell’automotive con quello dell’arte, della moda e della cultura giovanile. « Luna Rossa è un simbolo del made in Italy. Rappresenta la capacità di unire sogno, eleganza e tecnologia. È un esempio di ciò che il nostro Paese sa fare», spiega Tronchetti Provera. Gli official sponsor sono altri due nomi di rilievo, Panerai e Unipol Gruppo: il primo – official timekeeper di Luna Rossa – si può considerare l’unico grande marchio italiano tra i segnatempo di lusso, perché, sebbene faccia oggi parte della galassia Richemont, affonda le sue radici e lo storytelling nella cultura marinaresca del nostro Paese, mentre il secondo è uno dei principali gruppi assicurativi a livello europeo e leader in Italia nei rami danni.

Un’altra immagine del varo dell’AC75 Luna Rossa.

La lista dei fiori all’occhiello del made in Italy non finisce qui, perché a bordo di Luna Rossa sono saliti brand leader a livello mondiale in ogni settore: cantieristica (Persico Marine e Cantiere del Pardo), sistemi di idraulica e oleodinamica (Cariboni), cime e scottame (Gottifredi Maffioli), forgiatura (CMF) e produzione di stampi (Cropelli), attrezzature per il fitness (Technogym), componenti per biciclette da corsa (Campagnolo), pannelli solari 4.0 (i-Pergola), complementi nutrizionali e dispositivi medici (Cetilar®), accessori e ricambi moto (WRS), equipaggiamento tecnico e protezioni (Dainese), più una celebre cantina (Cantine Ferrari). E, ancora, le principali aziende nel campo della gestione dati e processi di simulazione, scienza computazionale, Intelligenza Artificiale e Cloud Computing (Esteco e WIIT). Infine, Ogyre, il partner di sostenibilità e prima piattaforma di “fishing for litter”, impegnata a ripulire il mare dalle microplastiche. Dietro a Luna Rossa c’è una filiera che, da nord a sud Italia, rappresenta decine di realtà imprenditoriali e coinvolge migliaia di persone.

Senza dimenticare che vincere la Coppa America , al di là della portata storica del risultato, significherebbe poi difenderla nel nostro Paese con ricadute economiche importanti in tutti i settori. Secondo il report di Ivie (Instituto Valenciano de Investigaciones Económicas), l’impatto totale dell’ America’s Cup (valore aggiunto) sulle entrate dell’economia valenciana nei tre anni di evento (2004-2007) è stato di 2.274 milioni di euro, mentre in termini di produzione è stato di 5.748 milioni. Inoltre, ha portato alla creazione di 73.859 posti di lavoro e ha segnato una crescita annuale di circa l’1 per cento del Pil. A Barcellona, quest’estate, sono attesi 2,5 milioni di appassionati per i tre mesi di competizione (agosto-fine ottobre), e in Italia sarebbero molti di più. Perché, anche se è innegabile che i trionfi di Sinner ci hanno trasformato in un popolo di tennisti, è altrettanto vero quello che Gigi Buffon ha detto al campione altoatesino: «Tu sei come Luna Rossa , la gente sta sveglia la notte per vederti giocare».

FILIERA ITALIANA AMERICA’S CUP , Barcellona, dal 29/8 al 21/10. LUNA ROSSA PRADA PIRELLI . BRAND CAMPAGNOLO . CANTIERE DEL PARDO . CANTINE FERRARI . CARIBONI . CETILAR . CMF . CROPELLI . DAINESE . ESTECO . GOTTIFREDI   MAFFIOLI . I-PERGOLA . OGYRE . PANERAI . PERSICO MARINE . PIRELLI . PRADA . TECHNOGYM . UNIPOL . WIIT . WRS .

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Dal Piemonte alla Toscana e alla Sicilia, proposte per vivere i giorni della vendemmia nei wine resort più belli d’Italia. Nella nuova puntata di Start Weekend parliamo anche delle novità dal mondo della...

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